Mesero, 6/06/2015

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Il primo premio della critica va all’Opera Moderna 1482 Fuoco e Amore. La motivazione è la seguente: la Compagnia ha dimostrato presenza scenica, dando freschezza al testo e rendendolo fruibile a tutti. Ha saputo mantenere equilibrio nella gestione del canto e della danza. Segnaliamo inoltre la giovane età degli attori, cantanti e ballerine.

Sono queste le parole con cui la giuria della rassegna teatrale di Mesero ci ha premiato. Abbiamo presentato il nostro spettacolo sul grande palco del teatro di Mesero nel Novembre 2015, partecipando alla rassegna ogni anno organizzata dal teatro di Mesero a cui partecipano Compagnia teatrali, provenienti dai paesi limitrofi e che con musical, recitazione, opere dialettali allietano quasi ogni sabato, da ottobre fino a giugno, il pubblico della cittadina di Mesero e non solo. La gioia è stata immensa, tutti i nostri sforzi, le nostre fatiche, le notti insonni per la preoccupazione di non farcela sono state premiate e dimenticate per lasciare il posto alla felicità!  Siamo nati un po’ per caso e siamo cresciuti con il tempo soprattutto grazie all’entusiasmo e alla caparbietà dei più giovani e all’esperienza dei più “anziani”.

La rassegna teatrale è stata organizzata nel segno della lettera S “speranza, sogno e solidarietà”. Solidarietà nei confronti delle Compagnie teatrali emergenti, che con divertimento mettono in scena spettacoli dagli svariati temi. La Speranza e il Sogno sono, invece, ciò che portano avanti i responsabili del Teatro di Mesero, che cercano di mantenere viva quest’arte.

Creare uno spettacolo e una compagnia teatrale ha permesso ad ognuno di noi di esprimere e mettere al servizio degli altri le proprie doti. Si lavora tutti per uno stesso obiettivo, a volte si litiga e si discute, ma il confronto è alla base della crescita personale e collettiva: questo per noi significa  vivere e fare l’oratorio!

Sono ragazzi che vengono dall’oratorio , ma che oratorio! Vi ringrazio e spero di avervi il prossimo anno in rassegna! Io stasera anche se sono un soldo di cacio mi sento la Torre Eiffel” afferma dal palco una referente del teatro  alla fine dello spettacolo a novembre. Riteniamo che questo premio debba essere condiviso anche con tutti i cuggionesi che ci hanno sostenuto e continuano a seguirci . Grazie di cuore!