Judas nella versione degli Operandisti Moderni
di Matteo Cassani (regista di Judas – Opera Rock)
Giuda è un personaggio complesso, insicuro, alla ricerca della verità e della cosa giusta da fare; Jesus, secondo lei, si è montato la testa, ha abbandonato le idee per cui era nato il gruppo degli Apostoli, in favore di una concezione più astratta, che però inizia a infastidire sacerdoti e romani.
Judas ha paura, non riesce più a comprenderlo ma, contemporaneamente non riesce a distaccarsene, non riesce ad abbandonarlo, perché legata a lui da vecchi patti ideologici, da una condivisione di idee e obiettivi che nell’oggi non riesce più a trovare e, perché no, anche da un profondo legame affettivo che sconfina nella palese gelosia per la vicinanza tra Jesus e Maria Maddalena.
Emblematici ed interessantissimi sono alcuni magici versi, punto di vista sposato in parte dalla resa scenica e dalla sottotrama dello spettacolo, di Roberto Vecchioni, che dedica al personaggio di Giuda nell’omonima canzone: (che puoi ascoltare cliccando qui)
“Che bello avere i tuoi trentatré anni
E accarezzare il capo di Giovanni
E dire a Pietro: “Queste son le chiavi
E ti perdono il monte degli Ulivi”.
Manca soltanto lui e ben gli sta
Come ci insegnano si impiccherà;
Ma il primo a uccidersi
Per farti re
stato quello che non salverai!
E ti serviva un uomo da usare e gettar via
Appeso ai nostri buoni “Così sia”.